A seguito dell’emergenza sanitaria legata alla pandemia da Covid-19, il Governo italiano dà la possibilità di impiegare nel territorio nazionale gli stranieri in possesso del titolo di studio di infermiere (fino al 31 Dicembre 2025).
Consorzio Benefit e Codess Sociale, con la collaborazione di Kairòs, offre formazione specifica e posto di lavoro sicuro nelle proprie strutture presenti in modo capillare nel territorio italiano.
Ci impegneremo ora per richiedere al Governo che le ore di servizio prestate in Italia possano essere finalizzate al riconoscimento definitivo del titolo.*
Consorzio Benefit è un Consorzio di Cooperative Sociali nuovo ed innovativo perchè unisce un campo di esperienze infinite arricchite della competenza di una pluralità di soggetti che intervengono su territori e regioni geografiche diverse sviluppando e progettando servizi integrati rivolti alla persona e alle comunità.
L’esperienza transregionale è l’elemento distintivo che caratterizza e fa differire l’impresa da qualsiasi altro Consorzio di Cooperative Sociali presente in Italia.
Dalla prima infanzia alla terza età,Codess Sociale si propone, con scopo mutualistico e senza fine di lucro, di promuovere servizi socio assistenziali, sanitari ed educativi per la persona. I nostri operatori si pongono al suo fianco, si mettono nei suoi panni, mettono a disposizione le proprie capacità per fare di una difficoltà un obiettivo da superare, un ricordo da lasciare al passato, una consapevolezza con cui vivere il futuro.
Con più di 30 anni di esperienza e molte collaborazioni istituzionali, affianchiamo imprenditori e amministratori pubblici nelle sfide del management e dell’innovazione, per sviluppare, insieme, nuove opportunità di crescita economica e sociale.
Siamo Partner di Sviluppo: creiamo relazioni basate sullo scambio di valore con aziende ed Enti Pubblici, con i loro clienti-utenti e portatori di interessi o stakeholder coinvolti.
Seguiamo un approccio multidisciplinare, social e collaborativo tra una rete di consulenti esperti e società partner specializzate. Ogni Consulente e Partner è catalizzatore di idee ed energie, scambia esperienze e competenze, crea opportunità di business per il cliente, per sé, per l’organizzazione e i suoi colleghi.
La carenza di personale infermieristico è situazione nota sin dal 2010 quando gli attori principali del sistema socio-sanitario e assistenziale hanno lanciato l’allarme. Da questo si evince che l’attuale pandemia altro non ha fatto che aggravare in modo pesante un tema già noto portando così il nostro Paese a un fabbisogno nazionale stimato a oggi di circa 63.000 infermieri. Particolarmente colpite sono le case di riposo e le RSA; piante organiche ristrette e in sofferenza. In pratica, mentre i Paesi Ue viaggiano a circa 1.000 infermieri ogni 100.000 abitanti, in Italia non si arriva a 600. Stando al centro studi della Fnopi (Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche) il mancato fabbisogno si fa sentire in tutte le regioni: si va dagli oltre 9.000 professionisti mancanti in Lombardia, ai quasi 7.000 nel Lazio, 6.300 in Campania, 5.700 in Sicilia, 4.800 in Puglia, 4.500 in Veneto, 4.000 in Piemonte e 3.700 in Toscana, tanto per citare le regioni con i numeri più significativi (dati maggio 2021).
Ad aggravare oggi la situazione, l’impiego del personale nei reparti Covid (che comportano una maggiore intensità di cure) e nella campagna vaccinale. A questo va aggiunto l’esodo che da tempo vede questa figura professionale abbandonare i “vecchi” impieghi per trovare collocamento nelle aziende pubbliche che offrono condizioni di lavoro e salariali molto più vantaggiose. Così i centri gestiti da fondazioni e cooperative si stanno impoverendo. Le strutture per anziani e disabili sono già state duramente colpite dai contagi nei mesi scorsi. Ora rischiano di subire anche gli effetti secondari della pandemia. Senza infermieri chi si prenderà cura degli ospiti?
Questo progetto, promosso da Consorzio Benefit, Codess Sociale e KaiòsForma, è volto a fornire una risposta concreta e duratura a questa domanda grazie alla possibilità che il Governo italiano ha fornito, su iniziativa dell’Unione Europea, relativamente il riconoscimento momentaneo dei titoli conseguiti all’estero:
Decreto-Legge 31 dicembre 2020, n. 183 – Art. 13 “Deroga alle norme in materia di riconoscimento delle qualifiche professionali sanitarie e in materia di cittadinanza per l’assunzione alle dipendenze della pubblica amministrazione”
Fino al 31 dicembre 2025, in deroga agli articoli 49 e 50 del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1999, n. 394, e alle disposizioni di cui al decreto legislativo 9 novembre 2007, n. 206, è consentito l’esercizio temporaneo delle qualifiche professionali sanitarie e della qualifica di operatore socio-sanitario ai professionisti che intendono esercitare, in via autonoma o dipendente, nel territorio nazionale, anche presso strutture sanitarie private o accreditate, una professione sanitaria o la professione di operatore socio-sanitario in base a una qualifica professionale conseguita all’estero regolata da specifiche direttive dell’Unione europea.
Dopo aver letto dei requisiti necessari per diventare un infermiere in Italia, clicca il pulsante qui sotto e compila il form con tutti i dati richiesti.
*Attualmente la proposta consiste in un contratto di lavoro a tempo determinato regolato dal Decreto-Legge 31 dicembre 2020, n. 183 – Art. 13 e dall’Art. 27 del D.Lgs. 286.
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